img_2
cibo per vivere



Considerando sempre il tema dell'evoluzione l'uomo moderno ingrassa perchè non conta soltanto quanto mangiamo, ma anche cosa mangiamo e che il nostro organismo non è adattato in modo adeguato a gestire un apporto di cibo continuamente in eccesso rispetto anche ad un consumo di esso che si è ristretto notevolmente nei diversi migliaia di anni che ci separano dall'uomo primitivo.

 

Nell'ultimo mezzo secolo non si è fatto altro che parlare di "peso" in genere senza distinguere tra grasso, muscolo e acqua, quando invece esistono valori ideali per il grasso e per il livello di idratazione ma per il muscolo invece esistono valori minimi considerati accettabili (se c'è più muscolo ben venga!!!, è solo sinonimo di persona in salute). Per cui se si aumenta il muscolo, situazione di ottimo funzionamento degli assi ormonali, quel "peso ideale" a cui tanto siamo affezionati non sarà più raggiunto.


Si trascura spesso il fatto che il muscolo pesa ma non occupa volume a differenza del grasso e dell'acqua di ritenzione (più peso e più volume). Nelle diete mirate esclusivamente alla perdita di peso, senza valutare in cosa consiste questa "perdita" (massa grassa?, massa muscolare?, acqua?), si determina frequentemente una riduzione del metabolismo basale, a scapito di una riduzione della massa muscolare (deperimento), e quindi dello stato di benessere e dell'attivazione metabolica.


Come conseguenza dell'abbassamento della "soglia" metabolica, sarà molto facile riprendersi i chili persi sotto forma di grasso e ancora molto più difficile riperderli successivamente. Anche chi pratica attività fisica ma segue una dieta drastica e restrittiva, con frequente sensazione di fame, non riesce ad aumentare la massa muscolare, perchè l'organismo trasforma le proteine in zuccheri per contrastare la sua carenza. In assenza di carboidrati a sufficenza l'organismo si posiziona su un "regime di risparmio", riducendo quanto più possibile i consumi energetici e trasformando le proteine muscolari in zucchero



Contemporaneamente si verifica un rallentamento metabolico generale che riduce le normali potenzialità e conferisce una sensazione continua di spossatezza e di affaticamento. Bisogna sforzarsi di capire che per ridurre la massa grassa bisogna MANGIARE MEGLIO E NON DI MENO, attraverso una modifica del proprio stile e comportanmento alimentare


PERCHè SI INGRASSA?

 

Durante l'evoluzione del genere umano, la selezione naturale favoriva gli uomini che avevano più grasso corporeo rispetto agli altri primati, e poichè il grasso corporeo è così importante per la riproduzione le donne hanno una minore probabilità di concepire se perdono molto peso.


Così la selezione naturale ha favorito nelle donne il 5-10% di grasso corporeo in più rispetto agli uomini. Il grasso è fondamentale per tutte le specie, e in particolar modo per gli essere umani. Il grasso permetteva di sopravvivere in condizioni di pericolo, carestia, malattia, ferite e/o intossicazione da erbe velenose.


Essere in grado di accumulare qualche chilo di grasso in periodi di abbondanza era di importanza vitale per superare i momenti di carestia. La selezione naturale, sfortunatamente non ci ha mai preparato ad affrontare un periodo di abbondanza dopo l’altro, come avviene oggi.


Anche l'uomo moderno ingrassa in seguito a condizioni di "pericolo" come:


  • uno stato di infiammazione cronica come conseguenza di un segnale di allarme
  • la mancanza di sonno (insonnia, turni di notte e alterazione dei ritmi sonno-veglia)
  • uno stato di stress prolungato perchè produce cortisolo, l'ormone dello stress
  • uno stato ansioso, perchè la carenza di serotonina e la depressione possono indurre ingrassamento
  • uno segnale di carestia a colazione o di ipocaloricità durante il giorno


 

Potenza preventiva e curativa di un regolare movimento

 

"Non esiste nessun farmaco in grado di esplicare contemporaneamente

anche solo due o tre delle funzioni svolte dal movimento"


Dimagrire e tornare in salute attraverso segnali ipotalamici richiede una disponibilità al movimento (modulata sulla situazione individuale) la cui assenza impedisce il ritorno all'equilibrio. Una sana abitudine al movimento non ha lo scopo di far consumare calorie bensì di trasmettere all'ipotalamo quel segnale di "va tutto bene", che non vi sarebbe in assenza di attività fisica.  Il movimeno fisico è in grado di innalzare con forza il metabolismo e lo innalza tanto più intensamente quanto più alto è il carico a cui siamo sottoposti. Quindi l'attività fisica costante è fondamentale non tanto per il numero di calorie bruciate, ma perchè stimola un'attivazione metabolica che dura nel tempo e non dimunuisce a riposo.

Gli effetti del movimento si esplicano sull'efficenza cardiocircolatoria, sul profilo lipidico, sulla prevenzione del diabete, sull'ipertensione, sullo stress, su rischio di infarto, sull'osteoporosi, sul sonno e sugli stati dell'umore, sulla stitichezza e sull'eliminazione delle scorie


L'attività fisica produce effetti molto intensi sul benessere psico-fisico:

-migliora la funzionalità insulinica;

-elimina scorie metaboliche attraverso il sudore;

-produce endorfine;

-attiva la tiroide;

-aumenta la massa muscolare;

-diminuisce la pressione arteriosa;

-regola colesterolo e trigliceridi;

-aumenta la gittata cardiaca e la ventilazione polmonare;

-modula le risposte del sistema immunitario;

-previene e cura stati d'animo depressivi;

-riduce il rischio cardiovascolare;

-rende più elastiche le arterie;

-modula il icrobiota intestinale

Share by: