LA GLUTAMMINA FONDAMENTALE PER LA BARRIERA INTESTINALE


Data la sua funzione, l’apparato digerente è fisiologicamente e costantemente esposto a sostanze esterne: cibo ma anche antigeni o patogeni. La barriera intestinale è una struttura essenziale, altamente specializzata e multifunzionale per proteggere l’equilibrio interno, essa è costituita da cellule epiteliali in costante rinnovamento e da uno uno strato mucosale ricco di peptidi antimicrobici e cellule dell’immunità innata e adattativa.


La permeabilità della mucosa intestinale è calcolata come la quantità di sostanze capaci di lasciare il lume intestinale per entrare in circolo ed è finemente regolata in situazioni fisiologiche, soprattutto dalle “proteine di giunzione stretta” (occludine, claudine ad esempio), che funzionano da canali di passaggio che attraversano la barriera epiteliale.


Tuttavia, in presenza di alcuni stimoli esterni come lo stress, alcol, dieta, farmaci ecc. e stimoli interni come obesità, infiammazioni croniche intestinali ecc. la permeabilità intestinale varia sensibilmente. Gli amminoacidi concatenati costituiscono le giunzioni strette (tight junction) e la glutammina è in sostanza l’amminoacido libero più abbondante nell’organismo umano. È un amminoacido semi-essenziale perché, pur essendo in parte sintetizzato dal corpo, è necessario assumerlo con la dieta.


Tra le funzioni che coinvolgono la glutammina ricordiamo:


  • Sintesi di nucleotidi per la sintesi proteica
  • Sostegno alla proliferazione degli enterociti, le cellule epiteliali più espresse nei villi intestinali
  • Protezione delle mucose gastriche e intestinali attraverso l’espressione di proteine di giunzione stretta
  • Sintesi di molecole bioattive tra cui il glutatione (composto ad attività antiossidante) e glucosio
  • Mantenimento della funzionalità del sistema immunitario e regolazione della risposta infiammatoria attraverso la produzione di citochine da parte di macrofagi e linfociti
  • Sostegno all’equilibrio del microbiota intestinale (eubiosi)
  • Protezione muscolare, sostegno dell’attività anabolica


Quando le proteine di giunzione sono compromesse, si ha un aumento della permeabilità con attivazione di un infiammazione sistemica. La somministrazione orale di glutammina ha mostrato benefici anche sul microbiota intestinale. Infatti in 33 individui obesi, per esempio, ha significativamente ridotto il rapporto Firmicutes:Bacteroides dopo 14 giorni, con riduzione del peso corporeo. Questi effetti non sono stati osservati invece con l’altro amminoacido somministrato come controllo (alanina).


Gli effetti positivi della glutammina si esercitano attraverso lo stato di equilibrio del microbiota come osservato anche nel post-chemioterapia o in casi di costipazione in seguito ad un aumento di specie batteriche “buone” quali Bacteroidetes e Actinobacteria. In uno studio recente su pazienti con sindrome dell’intestino irritabile o IBS  post infettiva con alvo diarroico e aumento della permeabilità intestinale (test lattulosio/mannitolo), gli integratori orali di glutammina hanno ridotto drasticamente e in modo sicuro i sintomi e la frequenza di defecazione e migliorato la consistenza delle feci e la permeabilità intestinale. Seppure i risultati di questi studi sembrino incoraggianti, non ci sono ancora prove sufficienti sull'efficacia e la sicurezza della glutammina per il trattamento della malattia di Crohn.


Le fibre alimentari sono molto importanti nella modulazione dell'infiammazione e della barriera intestinale. Infatti il microbiota le fermenta, determinando la produzione di piccoli acidi grassi a catena corta, o Scfa, come acetato, propionato e butirrato. La mancanza di fibre alimentari, e la conseguente mancanza di produzione di Scfa, può compromettere l'integrità della barriera epiteliale e la produzione di muco, alterando la permeabilità stessa.


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